Positivamente parlando

Viviamo tempi complicati, dove le incognite sul futuro ci hanno fatto dimenticare chi siamo e dove vogliamo andare. Per assurdo eravamo più “sociali” quando eravamo chiusi in casa dove, per paura del virus, cercavamo di proteggerci a vicenda, rispondendo al richiamo di attenzione condito dalla giusta dose di paura, forse anche per questo un po’ costruito.

Oggi, invece, la paura è dell’altro. Di chi ci sta intorno, di chi ci accompagna nel quotidiano.
Ci diciamo esausti e stanchi di tutto questo ma, allo stesso tempo, non agiamo come dovremmo per aiutare chi ci sta intorno. Forse siamo più preoccupati per gli affetti più cari, quando invece dovremmo pensare ai più fragili, a chi ha sempre bisogno, al di là del virus.

Qualcuno scrisse “conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono”. Così è, così deve essere. Un approccio positivo necessario che ci permetterà di essere ciò che siamo. O proviamo ad essere.

Il futuro dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che vogliamo, da ciò che faremo, dando struttura ai nostri pensieri, ai nostri desideri, alle nostre speranze per sconfiggere i nostri timori costruendo risposte pienamente coscienti e ponderate, che presuppongono un orientamento alla crescita.

Buon Anno!

Giuseppe Labita

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